Di Igor

Il Torneo internazionale del sodalizio milanese Jass, giunto ormai alla quarta edizione, è stato una piacevole “full immersion” nel mondo del curling. Belle sfide sul ghiaccio, ma soprattutto l’occasione per conoscere gente da ogni parte del mondo e rivedere vecchi amici con cui si condivide la stessa passione. Quest’anno la competizione poteva contare per la prima volta su ben 16 squadre partecipanti, un bel premio per il club meneghino, che di anno in anno si adopera per affinare l’organizzazione sin nei minimi dettagli e offre sempre un’accoglienza molto cordiale.
Per l’occasione il Ticino ha potuto contare sulla presenza di quattro squadre: i Rüzasass e i CR4 di Chiasso, i Dakideas.ch di Faido e il nostro team Nuvola, con Rolf Spahni, Stefania Ghiazza, Igor Zellweger (skip) e Giulio Clementi, che ha sostuito Luca Di Stefano, assente per impegni lavorativi.

Nella prima partita i nostri ragazzi hanno affrontato una delle squadre di casa, gli Stone Cold Crazy di Simone Margheritis. Il ghiaccio, reso molto lento dall’umidità, non ha favorito il bel gioco e la fantasia; si è insomma badato soprattutto al sodo, usando più la sciabola che il fioretto. Alla fine la Nuvola è comunque riuscita a interpretare la situazione meglio degli avversari, vincendo per 7-2 (5-1 end).
Nella seconda sfida la squadra luganese ha incontrato un quartetto di giovani ragazze sordomute ucraine. “È stato molto interessante notare il loro sistema di comunicazione”, racconta Igor. “Evidentemente essa può essere soltanto visiva e ciò può risultare difficile soprattutto nella fase di sweeping”. Con un ghiaccio molto migliorato rispetto al primo incontro la squadra ucraina ha offerto un gioco molto regolare, mentre la prestazione del team Nuvola è stata piuttosto altalenante. Prima dell’ultimo end il risultato era comunque favorevole: 3-3 con l’hammer in mano ai nostri. Purtroppo però qualche take-out sbagliato ha permesso alle ragazze di proteggere un prezioso sasso al centro della casa, che non nessuno è più riuscito a togliere. 4-3 (4-2 end) il punteggio finale.
La sconfitta ha costretto il team Nuvola a giocare un’altra partita nel tardo pomeriggio, ancora contro una squadra dell’Europa orientale, ancora contro una squadra completamente femminile: le avversarie erano le russe del Neva. Il quartetto era sicuramente temibile considerando che nelle settimane seguenti avrebbe disputato le qualifiche per i Campionati mondiali senior. Dal canto suo la squadra luganese ha però proposto un gioco di grande qualità con pochissimi errori, vincendo così nettamente per 12-2 (4-2 end).
Dopo il piacere del ghiaccio quello della tavola: come per la scorsa edizione la cena è stata organizzata presso la trattoria San Filippo Neri, che ha offerto a tutti i presenti delle ottime portate con pietanze tipiche della tradizione milanese e un ambiente “a la bona”.
I molti end e sassi raccolti permettevano alla nostra squadra di sperare ancora nella qualifica alla finale per il terzo posto. Occorreva però attendere i risultati della domenica mattina. Il responso positivo è arrivato attorno a mezzogiorno, quando si è appreso anche il nome dell’avversario: gli Stone Cold Crazy, già incontrati al primo turno e che in seguito erano stati capaci di due belle vittorie perdendo 1 solo end sugli 11 giocati.
Dopo una tappa turistica in Piazza del Duomo a salutare la Madonnina (foto), i nostri sono così tornati sul ghiaccio per portare a casa la medaglia di bronzo. La partita ha riservato dei bei colpi e interessanti soluzioni tattiche. Dopo la prima mano rubata dai milanesi il team Nuvola si è scrollato di dosso un po’ di tensione e ha disputato un’altra buona partita vincendo per 5-2 (3-2 end). “Il terzo posto è senza dubbio da salutare con favore, anche se rimane un po’ di rammarico per quell’unica partita giocata al di sotto delle nostre possibilità” ha dichiarato Igor.
La vittoria finale è andata con pieno merito ai padroni di casa degli Hurricane, che hanno conquistato tutt’e quattro le partite. La squadra capitanata da Alberto Arienti, con Andrea Bianchi, Antonio Bozzi e Giacomo Mangili, ha sconfitto in finale i Draghi di Torino della skip Grazia Ferrero. Il premio simpatia è invece stato vinto dal Patchwork Team di Massimiliano Pifferi, che – come suggerisce il nome – si è costituito con curler provenienti da club differenti (Chiasso e Jass) e si è fatto apprezzare per lo spirito allegro e gioviale dentro e fuori dal ghiaccio.